Intervento del 4 aprile 2017

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Due interventi importanti quest’oggi sulle montagne del nostro paese:

📌 in Friuli Venezia Giulia, nei pressi del comune di Tarvisio, sono stati recuperati i corpi di due alpinisti sloveni che hanno perso la vita sul Jôf Fuart. L’allarme è stato dato questa mattina dal centro internazionale di Thörl Maglern e smistato alla stazione del Soccorso Alpino di Cave del Predil e alla Guardia di Finanza di Sella Nevea. I due, un uomo ed una donna del 1963 e del 1968 originari di Lubiana, non davano loro notizie dal 31 di marzo. Le ricerche sono subito partite alle 8 e intorno alle 12 sono state individuate le auto di loro proprietà nel parcheggio sottostante il sentiero che conduce al Rifugio Guido Corsi. I due alpinisti avevano deciso di percorrere la via di salita “normale” al Jôf Fuart che parte poco sopra il Rifugio. I corpi, che erano legati in cordata, sono infatti stati individuati nei pressi della cosiddetta “galleria” sopra lo zoccolo della parete iniziale ad una quota di circa 2350 metri d’altezza. Sul posto sono intervenuti dieci tecnici operativi, tra finanzieri e uomini del Soccorso Alpino. I recuperi sono stati resi difficoltosi dal meteo incerto: l’elicottero della Protezione Civile ha avuto infatti difficoltà a bucare la coltre di nubi presente in quota.

📌 in Abruzzo, sempre questa mattina, è arrivata una richiesta d’aiuto da un gruppo di scialpinisti tramite l’applicazione Georesq, applicazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – CNSAS realizzata in collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano. Uno di loro, sul Monte Rapina a circa 1600 metri d’altezza, nel comune di Caramanico Terme, è scivolato sul ghiaccio andando a sbattere la testa contro un albero. L’infortunato, grazie alle coordinate fornite tramite l’applicazione in maniera veloce e precisa alla centrale operativa, è stato recuperato con l’elicottero del 118 dal Soccorso Alpino e trasportato in ospedale.

Foto e testi del primo intervento a cura di Melania Lunazzi (addetta stampa CNSAS Friuli Venezia Giulia), testi del secondo intervento a cura di Enrica Centi (addetta stampa CNSAS Abruzzo).

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